Dopo che la costituenda associazione di biblioteche civiche di Stoccarda Volksbibliothek Stuttgart tra il 9 giugno ed il 21 agosto 1901 ebbe uno statuto proprio, la “biblioteca popolare” poté insediarsi nel luogo in cui sorge l’attuale Wilhelmspalais, la residenza dell’ultimo re di Württemberg Guglielmo II, costruita tra il 1834 ed il 1840 da Giovanni Salucci, che sarebbe stata distrutta durante la seconda guerra mondiale e ricostruita in stile moderno fra il 1961 ed il 1965.
L’edificio ha la forma di un parallelepipedo a base quadrata con lati di 44 metri ed altezza di 40 metri; la superficie è pari a 20.200 m2. Il rivestimento esterno della facciata è costituito da blocchi in vetro cemento sovrapposti ad un rivestimento interno di vetro. L’edificio è composto da nove piani in superficie e due sotterranei, lungo i quali sono disponibili 500.000 unità multimediali. Nelle intercapedini della facciata e sul tetto di vetro sono sistemati listelli mobili che hanno funzione di alette parasole e che, sul tetto, servono anche per l’impianto fotovoltaico.
Biblioteca civica di Stoccarda, dettaglio della facciata
Su tutti e quattro i lati dell’edificio, nella parte in alto a sinistra, è scritta la parola “biblioteca” in diverse lingue. L’ingresso è invece sovrastato dalla scritta Stadtbibliothek.
Al centro dell’edificio è posto il cosiddetto Cuore (Herz) della biblioteca: uno spazio all’altezza del quarto piano alla metà della costruzione, in cui si trova una sala espositiva a forma di imbuto delimitata da una tettoia in vetro. La sala serve contemporaneamente per la lettura e come fonte di luce per il Cuore.
Al pianterreno si trova una Open End Area nella quale è possibile prendere in prestito e restituire libri ventiquattr’ore su ventiquattro. Il seminterrato ospita una sala per le manifestazioni che può contenere fino a 300 persone, mentre nel sottotetto si trova un caffè letterario.
Fotografia di O Palsson, sito della biblioteca.
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