Sarà presentato il volume La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870 di Carmine Pinto (Laterza, 2019).
Intervengono: Simona Colarizi, Andrea Graziosi, Alessandro Laterza.
Il brigantaggio fu l’eroica resistenza meridionale al colonialismo sabaudo o la sfida allo Stato di bande criminali? La guerra per il Mezzogiorno concluse la crisi del Regno delle Due Sicilie, determinò il successo dell’unificazione italiana e marcò la complicata partecipazione del Mezzogiorno alla nazione risorgimentale. Iniziò nel settembre del 1860, dopo il successo della rivoluzione unitaria e garibaldina, e si protrasse per un decennio, mobilitando re e generali, politici e vescovi, soldati e briganti, intellettuali e artisti. Non fu uno scontro locale, perché coinvolse attori politici e militari di tutta la penisola e d’Europa, ma non fu neppure una guerra tradizionale: i briganti, le truppe regolari italiane, i volontari meridionali si sfidarono nelle valli e nelle montagne in una guerriglia sanguinosa, del tutto priva dei fasti risorgimentali. Si mescolarono la competizione politico-ideologica tra il movimento nazionale italiano e l’autonomismo borbonico; l’antico conflitto civile tra liberalismo costituzionale e assolutismo; la lotta intestina tra gruppi di potere, fazioni locali, interessi sociali che avevano frammentato le città e le campagne meridionali. Questo libro, per la novità di materiali e documenti usati e per la vastità delle ricerche compiute, offre una prospettiva sulla guerra di brigantaggio che innova interpretazioni fino a oggi date per acquisite.
Carmine Pinto è professore presso l’Università degli Studi di Salerno dove insegna Storia Contemporanea, Storia delle Istituzioni Contemporanee, Storia del Mezzogiorno e Storia dell’Ottocento. Si occupa di storia politica, storia culturale e di storia militare. Ha lavorato sui sistemi politici del Novecento e attualmente si occupa di guerre civili e movimenti nazionali nel XIX secolo. È direttore della collana editoriale dell’Università degli Studi di Salerno.
Simona Colarizi è professore emerito di Storia contemporanea alla “Sapienza” Università di Roma. Autrice di numerosi libri, tra cui: Storia del Novecento italiano (2000), Il Corriere nell’età liberale (2011), La tela di Penelope. Storia della Seconda Repubblica (2012), Novecento d’Europa (2015).
Andrea Graziosi è professore di Storia contemporanea all’Università di Napoli “Federico II”. Tra le sue pubblicazioni: L’Urss di Lenin e Stalin, 1914- 1945 (2010) e L’Urss dal trionfo al degrado, 1945-1991 (2011), Il futuro contro. Democrazia, libertà, mondo giusto (2019).
Alessandro Laterza è editore e amministratore delegato della casa editrice “Giuseppe Laterza & figli”.
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Prenotazione: Facoltativa
Luogo: Roma, Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Indirizzo: Via Michelangelo Caetani, 32 00186 – Roma (RM)
Orario: 17.00
Telefono: +39 06 68281739
E-mail: b-stmo.info@beniculturali.it
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