Partendo da una trovata che ha anche un fondamento storico, un bambino allevato da un animale, Burroughs scrive una delle più avvincenti e fantasiose storie d’avventura: quella di Tarzan, il misterioso uomo delle scimmie che vive nella giungla africana.
Il sapore dell’avventura si avverte già dalle prime pagine. Come pure il mistero. Gli ingredienti ci sono tutti fin dall’inizio: una costa dell’Africa, la giungla selvaggia, gli urli delle bestie.
Così se il bambino che viene allevato dalle scimmie ci spinge in un primo momento alla compassione, subito dopo ci accorgiamo delle sue straordinarie doti e della sua intelligenza, che lo porteranno a vincere le paure e i nemici.
Di ramo in ramo Tarzan ci condurrà sempre più nel fitto della giungla, a stretto contatto con la natura primitiva, crescerà con essa, diventerà uomo e imparerà non solo gli usi delle scimmie ma anche quelli della sua razza: gli uomini.
Gli uomini che gli faranno conoscere il suo passato, ma soprattutto una civiltà fatta su misura per loro, ben lontana dai sentieri verdeggianti della giungla, dalle liane lunghissime, dalle belve da affrontare, dai frutti succosi di cui nutrirsi.
Una prosa priva di abbellimenti letterari quella di Burroughs, ma semplicemente perché non ne ha bisogno: la narrazione scorre e sa catturare l’attenzione del lettore capitolo dopo capitolo. Tarzan delle scimmie è uno di quei libri da leggere da ragazzi, ma che sa affascinare anche e, forse soprattutto, in età adulta.
- Tarzan delle scimmie di Edgar Rice Burroughs
(tit. orig. Tarzan of the apes) - EL
- 300 pagine
- ottobre 1999
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- Il ritorno di Tarzan
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