Il Don Camillo creato da Guareschi è un prete di provincia, fra il Po e l’Appennino. Si muove nel Mondo Piccolo, un mondo fatto di personaggi semplici, di gente di paese e di campagna, che vive con quel poco che possiede.
Il periodo storico è particolare e delicato: va dal dicembre del 1946 al dicembre del 1947. L’immediato dopoguerra, con tutto quello che ne consegue.
Sono storie del fiume, del lungo fiume Po che per l’autore comincia a Piacenza. Le vicende, momenti di vita catturati dai ricordi, si svolgono attorno a quelle acque, nei paesini vicini, nei campi, nella canonica e nelle strade.
Sono trentasette storie brevi, più tre iniziali per introdurre il lettore all’amato Mondo Piccolo. In queste storie conosciamo il carattere irascibile di Don Camillo, che vive con un suo codice, ma pur sempre fedele al Cristo crocifisso con cui si confida. Il Cristo che, parlandogli, è la voce della sua coscienza. Imponente, senza peli sulla lingua, arguto e tagliente, Don Camillo ha un radicato senso di giustizia, e non disdegna di abbracciare il suo fucile pur di far valere le proprie ragioni.
Conosciamo anche il suo eterno antagonista, il sindaco del paese e meccanico Peppone, e i suoi scagnozzi, sempre pronti a formare una squadra per aggiustare le situazioni a modo loro, o per giocare qualche tiro sinistro al prete.
Ma in fondo, anche se nemici giurati, Don Camillo e Peppone sono due gentiluomini, obbligati a seguire la propria scelta e la propria strada sì, ma senza esagerare. Indossano una maschera, la tonaca per l’uno e la fascia tricolore per l’altro, una maschera di cui si sbarazzano con facilità quando uno ha bisogno dell’altro. Come due uomini d’onore.
- Don Camillo di Giovannino Guareschi
- RCS Libri (collana allegata al settimanale Oggi- vol 1)
- 360 pagine
- agosto 2005
Altri romanzi di Giovannino Guareschi consigliati sullo stesso genere:
- Don Camillo e il suo gregge
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