Il Nautilus e il suo misterioso Capitano Nemo sono divenuti da tempo elementi ben presenti nell’immaginario collettivo, risultato di un capolavoro che è a metà fra avventura e fantascienza e che adesso occupa, di diritto, il posto di classico della letteratura.
L’avventura è ad ogni miglio percorso dai nostri personaggi, un’avventura che nasce fin dalla prima pagina, a causa di un misterioso evento che non anticipo per ovvi motivi. La ricerca e la curiosità, la brama di sapere, spingono i nostri protagonisti verso quello che diventerà un incredibile viaggio sotto i mari.
Della fantascienza c’è più che il profumo. Verne ci offre una storia densa di innovazioni scientifiche, di ritrovati e tecnologie impensabili che non finiscono di meravigliare i protagonisti e noi che leggiamo. Lontani dalla fantascienza asimoviana, quella di fine ottocento entusiasma ancor di più, perché ha in sé un misto d’antico e moderno, due aspetti che si fondono creando un ibrido che affascina e trascina.
Con la lettura di questo romanzo ci immergiamo anche noi a capofitto nelle avventure marine e soprattutto sottomarine, visitando assieme ai personaggi luoghi mai visti o soltanto sentiti nominare, dall’Oceano Pacifico all’Oceano Indiano, dal Mar Rosso al Mediterraneo fino a toccare il Polo Sud, incontrando balene e capodogli, polipi, meraviglie subacquee e misteri di un mondo che ci pare sempre meno conosciuto.
La fantasia di Jules Verne ci lascia così soddisfatti e ripagati e con la voglia di leggere ancora le sue avventure narrate con maestria. Il romanzo è arricchito da numerose e splendide incisioni d’epoca.
- Ventimila leghe sotto i mari
di Jules Verne (tit. orig. Vingt mille lieues sous les mers) - Edizione Club degli Editori su licenza Mondadori
- 463 pagine
- 1995
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- Parigi nel XX secolo
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