L’autore è senz’altro una garanzia, anche se magari è più conosciuto per un’altra saga, di ambientazione totalmente differente. Burroughs è il padre di Tarzan, la favolosa saga dedicata all’Uomo Scimmia che tanto successo ha avuto e tanto ne ha tuttora.
Con questo romanzo, contenuto nel volume intitolato John Carter di Marte, comincia una saga che ha tutto il sapore dell’avventura e il fascino della fantascienza. Burroughs ci proietta su Marte, a milioni di chilometri dalla Terra, in quello che noi tutti crediamo un pianeta morto.
Hanno così inizio le avventure del capitano John Carter, terresttre approdato su Marte, in un pianeta in cui dovrà reimparare a vivere e muoversi. Pagina dopo pagina lo stile avvincente di Burroughs ci cattura così come il pianeta rosso ha catturato lo stesso Carter. Siamo come lui, presi da una sconosciuta forza, attratti dai misteri e dalle meraviglie di quel pianeta misterioso.
L’autore ha una straordinaria fantasia, che più tardi i suoi lettori riconosceranno in Tarzan. In questo romanzo ci presenta un eroe suo malgrado, un uomo, come lo sarà dopo Tarzan, divenuto eroe per il trasformarsi degli eventi.
Burroughs ama e odia i suoi personaggi. Li catapulta in ambienti ostili, in condizioni di vita estreme, in situazioni colme di pericoli, fra nemici spietati. Ma offre loro sempre una possibilità. Il deus ex machina sono così i protagonisti stessi, grazie alla loro forza e alla loro determinazione.
La Principessa di Marte è una storia di fantascienza e di avventura, ma anche una struggente storia d’amore e mistero. Burroughs mescola vari ingredienti consegnandoci l’inizio di una saga affascinante.
La fine del romanzo ci obbliga a continuare la lettura. Non possiamo evitarlo. E così voltiamo pagina e cominciamo la lettura del secondo episodio della saga: Gli Dei di Marte.
- La Principessa di Marte (tit. orig. A princess of Mars).
- Nord (volume John Carter di Marte)
- 513 pagine
- ottobre 1991
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