Se il primo episodio della saga su Mondonove, Cardanica, era un incubo steampunk, il secondo, Robredo, dove ritroviamo il colosso che viaggiava su sabbie velenose, è un incubo meccanico peggiore. Non più un’atmosfera chiusa come nel primo, le cui vicende si sono svolte all’interno del mezzo, ma un giusto compromesso di esterni e interni.
Robredo è un altro splendido racconto di questa saga sui mezzi viventi e giganteschi, ma risulta più avventuroso, specialmente all’inizio, quando ha un ritmo coinvolgente e ci ricorda sensazioni provate in capolavori come Dune e La strada.
Con la stessa struttura del precedente, in cui la forma narrata, distaccata dalla storia, si alterna alla viva voce dei personaggi sotto forma del loro diario, Robredo riesce a incantare il lettore con le sue lamiere e i suoi ingranaggi vivi e senzienti.
Dario Tonani ha creato un mondo fuori dal mondo, in cui carne e sangue non sono più le uniche prerogative di un’intelligenza superiore, ma a queste si devono aggiungere metallo e olio lubrificante. E il metallo si nutre di carne…
Spaventoso è questo futuro immaginato da Tonani, in una terra malata e piena di veleni dove vivono, anzi sembrano sopravvivere personaggi ormai rassegnati, ma pur sempre attivi e determinati. Personaggi ben caratterizzati, perfettamente riconoscibili in tutto quel metallo corroso e sempre in caccia delle sue vittime.
Lo stile è sempre pulito, ma molto originale, con una buona padronanza della lingua e un’alta capacità di immedesimazione nel mondo da lui descritto, cosa non sempre intuibile negli scritti di un autore. Metafore, descrizioni, sensazioni, sono inserite in Robredo tenendo conto della nomenclatura meccanica.
Perché questo mondo non è anche meccanico, un insieme di carcasse e lamiere contorte, di pneumosnodi e ruote e pistoni e mozzi, ma è soprattutto meccanico. Come se su questo pianeta vivessero due specie – l’una umana e l’altra una macchina – che convivono in un continuo stato di emergenza, di sopravvivenza, l’una che vuole prevaricare sull’altra, l’una che non può esistere senza l’altra, in un perpetuo e consenziente scontro.
- Robredo di Dario Tonani
- 40k
- 44,5k caratteri
- 1 febbraio 2011
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