Con questo volume comincia il quarto romanzo della lunga saga dedicata alle Cronache del ghiaccio e del fuoco. Primo di due parti, fa seguito a Il Trono di Spade, Il Grande Inverno, Il Regno dei Lupi, La Regina dei Draghi, Tempesta di Spade, I Fiumi della Guerra e Il Portale delle Tenebre.
La storia non termina qui. E’ in preparazione un quinto lungo romanzo sulle vicende della guerra dei sette regni. Altre emozioni che ci attendono, altre coinvolgenti letture che ci sorprenderanno.
In questo splendido romanzo, in questa prima parte anzi, poiché- come al solito- Mondadori divide in due o più volumi un romanzo- seguiamo le vicende di alcuni personaggi che avevamo lasciato nel precedente, ma ne conosciamo anche di nuovi.
E’ un romanzo di ricerca e di preparazione. Non vi sono battaglie né tornei. Ricerca di persone scomparse e ricerca di nuove identità. Preparazione ad eventi e preparazione di nuove alleanze ed intrighi.
Non è certo statico, né annoia. Martin sa sempre accontentate il lettore, la sua scrittura è decisa, solida, matura. Dimostra di conoscere perfettamente la materia, i personaggi, le loro vite e i loro caratteri. Dietro questi romanzi si intravedono una lunga ricerca e una lunga preparazione. E questo nuovo libro ne è una grande testimonianza.
Strutturato sulle conseguenze dei precedenti romanzi, dimostra proprio per questo il grande lavoro che è stato fatto dietro le quinte degli altri. Ripercorrendone le vicende, in questo libro troviamo la giusta posizione in cui inserire le varie pedine: Arya, Brienne, Cersei e Jaime, Sansa, Samwell e tanti altri.
Martin è spietato coi suoi personaggi, ma non per un odio innato nei loro confronti: è il “periodo storico” che richiede questa spietatezza. Se dovessimo narrare le vicende del nostro Medioevo non potremmo non essere spietati come lui.
Dietro questa crudeltà c’è anche un senso di giustizia. Nonostante le vicissitudini sostenute da alcuni personaggi, questi riescono tuttavia ad andare avanti, ad avere alcune soddisfazioni, a vincere alcune battaglie.
L’unica cosa che nuoce a questi stupendi romanzi è l’assurda segmentazione che ne fa la Mondadori: attendere un anno per leggere la seconda metà di un romanzo- che avrebbe potuto essere stato pubblicato interamente- è soltanto un danno- morale ed economico- verso il lettore.
- Il dominio della Regina
di George Raymond Richard Martin (tit. orig. A Feast for Crows) - Mondadori
- 488 pagine
- novembre 2006
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