In Zeferina si nota una grande differenza nella scrittura di Coltri rispetto al romanzo precedente Non c’è mondo. È possibile comunque ritrovare qualche elemento in comune, ma la scrittura appare senza dubbio più matura.
Coltri è divenuto più padrone della parola, le scene e le ambientazioni, così come i dialoghi stessi, raggiungono un livello più alto, che migliorerà ancora nel romanzo successivo La corsa selvatica.
Come avete letto nel sottotitolo, si tratta di un romanzo fantasy, ambientato nel Regno d’Italia. L’idea è molto originale e la storia rappresenta un chiaro esempio di fantasy italiano, che nulla ha da invidiare ai fantasy d’oltre oceano.
La documentazione storica è accurata, arricchita dalle leggende e dai miti nostrani che Coltri ha inserito nel romanzo, creando un mondo reale e fantastico al tempo stesso, che mai avremmo immaginato nel nostro paese.
L’impressione che si ha leggendo Zeferina è proprio quella di trovarsi in una realtà quasi parallela. È un romanzo storico che sfocia nel mito. Ma è anche leggenda, fantasia, che si diluisce nella Storia.
Scene e dialoghi sono realistici. I personaggi sanno, conoscono il mondo in cui vivono, anche se tutto ciò che è estraneo alla realtà – alla nostra realtà – viene introdotto da Coltri lentamente, come se volesse abituare il lettore agli eventi che si scateneranno in seguito.
Zeferina è avvincente perché è la storia di una donna sola che non si arrende, perché è una favola oscura in cui si muovono strane creature, perché è scritta con un linguaggio pulito e studiato, perché ci offre un quadro dell’Italia che non conoscevamo. Perché arrivati alla fine vorremmo che continuasse.
In Zeferina non c’è soltanto una ricerca storica e mitologica, ma anche una profonda ricerca linguistica. Coltri non si limita al suo linguaggio, ma rende il romanzo ancor più realistico e vivo grazie a dialetti e termini arcaici parlati da fauni, silvani, massarioli.
Ogni personaggio ha la sua collocazione, il suo carattere. Coltri cura il dettaglio, non limitandosi all’aspetto e al nome del personaggio, ma costruendogli la lingua, grazie alla documentazione e alle letture di cui si è avvalso.
Zeferina è la prova che l’Italia offre così antiche, oscure e numerose leggende che non ha senso scrivere fantasy appigliandosi ai soliti cliché offerti dal mercato. Zeferina è un romanzo al di fuori dei cliché. È forse la spinta che mancava per introdurre nel mercato italiano – e mondiale, perché no? – un fantasy originale e differente.
In appendice al libro Coltri ci regala un interessante excursus attraverso la mitologia, con il Bestiario e le Leggende, in cui possiamo conoscere tantissimi miti e creature fantastiche nate nel nostro paese o ereditate da quelli vicini.
- Zeferina di Riccardo Coltri
- Asengard Edizioni
- 346 pagine
- maggio 2009
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