“Ci sarà una volta…” così l’autore di questa fiaba fantascientifica a fumetti, il geniale Jacovitti, vuole che comincino le avventure cosmiche di Microciccio Spaccavento.
Se nelle storie ambientate nella realtà quotidiana eravamo abituati a vedere un presente tutt’altro che possibile, dove insoliti personaggi si muovevano in esasperate situazioni, nelle Arcicomiche Stellari la fantasia di Jacovitti sembra raggiungere il massimo. Una satira stravagante, permeata di un’italianità forzata, perfettamente adatta al futuro asimoviano dipinto dall’autore: esseri d’altri mondi, robot, astronavi, basi, pianeti inverosimili, umani e strani animali umanizzati, questi sono gli ingredienti usati da Jacovitti. E per una storia surreale di natura cosmica come questa non potevano mancare i salami, fiore all’occhiello di un artista senza tempo.
Gli scenari sono affreschi che nulla hanno da invidiare a film di fantascienza come Spazio 1999 o Star Trek. La caratterizzazione dei personaggi, umani o extraterrestri, è sbalorditiva, eppure non inaspettata per un autore così versatile.
Il titolo stesso non è stato scelto a caso: arcicomiche stellari, ovvero comiche surreali ed esilaranti interplanetarie. Un modo originale, strepitoso, di fare fantascienza.
- Arcicomiche stellari
di Benito Jacovitti - De Vecchi Editore
- 116 pagine
- gennaio 1978
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