Un giallo sui generis quello inventato da Englert, un giallo che cattura fin dalle prime pagine, che appassiona per il suo linguaggio semplice e la trama ben costruita.
Una storia nella storia, anche, che si svela alla fine, assieme al nome dell’assassino. Un mosaico di avvenimenti perfettamente scanditi che si sviluppano in un crescendo di situazioni e pensieri fino all’epilogo inaspettato.
Randolph ci appare già dalla copertina del libro: un labrador dallo sguardo “colto”, dagli occhi intelligenti, senziente, saggio come pochi. No, Randolph non è un cane come gli altri, anche se viene portato a spasso al guinzaglio, si rotola in terra e abbaia.
E’ proprio lui a svelarci questo segreto, parla direttamente col lettore, ci narra questa incredibile storia che nasconde amori e passioni letali, e tutto ciò che la follia umana può partorire.
Col distacco che gli è proprio, Randolph, appassionato di letteratura, assume un incarico mai commissionatogli, diventando un moderno Sherlock Holmes alla ricerca del dettaglio e della verità.
Non è più, quindi, il cane che viene portato in giro per la città, New York, ma è Harry, il suo padrone, che, senza immaginarlo, si ritrova portato in giro a seguire questa o quella pista, grazie all’infallibile olfatto canino.
Nessuno stravolgimento agli stereotipi del giallo, nessun espediente in grado di supplire a quelle che potrebbero essere le normali limitazioni di un cane investigatore. Un cane che non è stato minimamente umanizzato, ma che si comporta come ogni altro rappresentante della sua specie e razza.
Englert ha saputo introdurre alla perfezione un cane senziente, elemento fantastico, in una storia reale, senza turbare i propri personaggi, senza creare distorsioni nell’ordine naturale delle cose.
Il romanzo di Englert, tuttavia, non si limita al giallo, non racconta unicamente dell’omicidio e delle indagini, ma va oltre, supera i confini del poliziesco aggiungendo spessore alla storia, dotando i suoi personaggi di una vita vissuta.
L’epilogo, così, si riallaccia magicamente all’inizio e l’intera vicenda ci appare in tutto il suo aspetto come una catena, i cui anelli, pian piano, capitolo dopo capitolo, sono andati unendosi uno all’altro fino a creare un grande anello.
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- Elementare, Randolph
di J.F. Englert (tit. orig. A Dog About Town) - Garzanti
- 248 pagine
- febbraio 2008
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