Striges di Nicola Lombardi

Striges di Nicola LombardiSette racconti, uno più impressionante dell’altro. Racconti che narrano dell’orrore, sia fisico, reale, che sovrannaturale.

Racconti che riservano sorprese, perché non riesci mai a capire come andranno a finire.

Anche quando tutto sembra chiaro, anche quando il mistero sembra svelato dagli eventi e dai personaggi stessi, ecco che Nicola Lombardi spiazza il lettore, offrendo un finale indimenticabile quanto inatteso.

  1. Striges: streghe, venute da lontano, in un racconto dal sapore antico. Uno dei più belli, una storia avvincente che prende il lettore e lo conduce lentamente, senza fretta, verso l’incubo finale.
  2. Fuori è buio: una storia insolita, che unisce l’orrore a un tema attuale, che lascia il lettore con tanti interrogativi.
  3. Prove di coraggio: una storia di ragazzini amara e drammatica, terribile e piena di suspense e sorprese.
  4. Lo strano caso del dottor Gechi: un tributo al famoso racconto di Robert Louis Stevenson, ma forse una storia più dura. Di certo non manca di originalità.
  5. Da dove vengono le ombre: inutile tentare di indovinare il finale in questa storia che mescola il dramma di una famiglia con il soprannaturale.
  6. Vecchi amici: un noir che ci lascia a bocca aperta. Sembra così scontata questa storia, così lineare che soltanto alla fine, all’ultimo paragrafo, ci accorgiamo della nostra sconfitta.
  7. I buoni e i cattivi: una storia apocalittica, forse, una storia di ordinaria guerra. Una storia di follia, anche, che non dà spazio alla tregua.

Lo stile di Nicola Lombardi è pulito, la sua scrittura chiara e decisa. Migliorerà con una sua opera successiva, I ragni zingari, un piccolo capolavoro.

Striges rappresenta il suo quarto libro e si pone esattamente a metà della sua produzione letteraria, non calcolando altre sue presenze in raccolte di vari autori. Una carriera iniziata nel 1989 con Ombre e che è sempre stata caratterizzata da storie di paura, spavento, horror, con l’eccezione di tre libri di stampo umoristico.

In questa raccolta Lombardi testimonia la sua capacità narrativa, non tradisce né annoia il lettore, anzi lo impressiona, proprio perché riesce a depistarlo senza barare. Gli ingredienti sono tutti lì, ben visibili nelle storie, ma qualcosa sfugge al lettore, prende strade differenti verso l’inesorabile e terribile fine.

Perché forse il senso di questa raccolta, di Striges, è proprio decantare il concetto di fine, dare al lettore una visione spaventosa della cessazione della vita umana.

Ogni racconto è una piccola strega che prende per mano il lettore e lo porta con sé, nell’abisso dell’incubo più profondo, verso la resa dei conti che non guarda in faccia a nessuno, né ai buoni né ai cattivi.

  • Striges di Nicola Lombardi
  • Robin Edizioni
  • 118 pagine
  • novembre 2005
Chi è Daniele Imperi

Sono un blogger e web writer che scrive e legge ogni giorno. Penna blu è il mio blog principale, un luogo aperto in cui parlare di scrittura, blogging, editoria e lettura.
Ho creato Edgar Allan Poe e Aerosito

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