Terzo appuntamento con la saga dedicata ai re sassoni, iniziata con i volumi L’ultimo Re e Un cavaliere e il suo Re, in cui abbiamo vissuto le gesta di Uhtred di Bebbanburg.
Meraviglioso romanzo, denso di sorprese, colpi di scena, battaglie: ne I Re del Nord c’è avventura e storia, unite a creare un affresco unico e coinvolgente. Dal re schiavo alla nave vermiglia al viandante dell’ombra: tre tasselli della vita di Uhtred scanditi da altrettanti incontri.
Lo stile narrativo di Cornwell si fa sempre più pulito, ma non smette mai di catapultare il lettore in un mondo fantasioso eppure reale, indietro nel tempo, fino all’età oscura del medioevo: ci troviamo partecipi di quei giorni terribili e sanguinosi, come fossimo spettatori di un torneo, un torneo realmente avvenuto, ma non su un’arena, su campi di battaglia e città, su villaggi e per mare.
Un linguaggio chiaro, che non stanca, quello di Cornwell. Un linguaggio che abbandona i formalismi, mai velato né politicamente corretto, ma schietto e vero. Il linguaggio di un guerriero: Uhtred.
Narrato in prima persona, dalla voce stessa di Uhtred di Bebbanburg, l’uomo che uccise Ubba Lothbrokson, il romanzo- come l’intera saga- è un omaggio all’ineluttabilità del destino. Un uomo che accetta il fato tessuto dalle Norne, che combatte per esso, che è allo stesso tempo succube ed artefice del proprio destino.
Quanti sono i re del nord? Nell’878 sembra regnare il caos, fra re usurpatori e re schiavi, fra signori che seminano terrore e vichinghi invasori.
La storia di Uhtred di Bebbanburg, che seguiamo ormai da tre romanzi, è appena cominciata.
La saga dei re sassoni è una delle più belle e complete scritte da Bernard Cornwell, purtroppo non valorizzata dalle fredde copertine che l’editore si ostina a mostrare.
- I re del nord
di Bernard Cornwell (The Lords of the North) - Longanesi & Co.
- 366 pagine
- ottobre 2008
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