Un romanzo godibilissimo che sarà particolarmente apprezzato da tutti i lettori che amano i misteri ambientati in un contesto storico credibile anche se non necessariamente veritiero, tanto per capirci qualcosa di simile al meccanismo che si crea leggendo il Codice da Vinci in cui il lettore deve almeno far finta di credere a quello che sta leggendo per potersi divertire, pur sapendo che ci sono errori storici e argomenti poco plausibili.
La storia comincia nel 782 in Inghilterra quando un bambino, nato in circostanze particolari in una data ricca di significati cabalistici, inizia a scrivere una interminabile sequenza di nomi e numeri, apparentemente senza significato. Pur non avendo ricevuto alcuna istruzione il bambino scrive anche in lingue apparentemente incomprensibili e nessuno sembra capire cosa sta scrivendo e perchè.
Ci si trasferisce poi ai giorni nostri quando il significato di quei numeri e di quei simboli viene pian piano capito ma la portata della scoperta è tale che i governi decidono di tenerla segreta, almeno inizialmente, per paura dell’impatto che potrebbe avere sulla popolazione.
Il romanzo è coinvolgente e molto ben scritto, si viene facilmente affascinati dalla storia e dai misteri che si celano dietro questi segreti medievali e si legge tutto d’un fiato.
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