E’ il secondo libro della trilogia Millenium, dopo “Uomini che odiano le donne” e l’attenzione del lettore si sposta su Lisbeth Salander, il misterioso personaggio presente in secondo piano anche nel primo libro della trilogia.
Dei tre libri è quello che mi è piaciuto di meno, secondo me Larsson si fa un po’ prendere la mano e il personaggio di Lisbeth diventa eccessivo, poco credibile. Risolvere il teorema di Fermat a mente, preparandosi ad affrontare uno scontro a fuoco mi pare francamente un po’ troppo ma non è difficile perdonare questa piccola sbavatura.
Il personaggio di Lisbeth viene svelato un pezzo alla volta e si rivela sempre più complesso, imperfetto, interessante.
La ragazza che giocava con il fuoco è disponibile su IBS.
Una recensione piuttosto superficiale, non trovi?