Lo scenario è quello della seconda guerra mondiale, ma ben poche pallottole vengono sparate. Il protagonista non è un eroe, ma un matematico. Non ci sono trincee, bunker, campi di battaglia, ma soltanto capannoni e uffici.
Con questi ingredienti Robert Harris ha creato un romanzo pieno di mistero, che lascia nel dubbio fino all’ultima pagina. La storia è quella di un codice, Enigma, che i tedeschi usarono per i loro messaggi, e degli uomini che tentarono di decifrarlo.
Scorrevole, per nulla statico, Enigma ci porta dietro le quinte della guerra, dove si combattevano altre battaglie, nel silenzio, nello studio, nell’analisi, nel sospetto e nell’intrigo anche.
Con uno stile chiaro e coinvolgente, Harris ci tiene sulle sue pagine, mentre seguiamo lo svolgersi degli eventi e il dipanarsi di una storia e di un segreto che soltanto alla fine possiamo scoprire. E è ben lontano da quello immaginato.
Un modo diverso di scrivere di una guerra. Non proprio, perché ogni guerra viene combattuta in mille modi e nei più disparati campi. Questa, quella di Tom Jericho, il geniale matematico, è stata combattuta su messaggi cifrati, condita da misteri apparentemente insolubili, velata da forze e personaggi superiori.
Enigma è senza dubbio un buon romanzo storico, che unisce fatti realmente accaduti con personaggi di fantasia, basato su documenti dell’epoca e su interviste a coloro che parteciparono negli anni ’40 alle lunghe e insonni notti a Bletchley Park, a Londra.
Un romanzo di spionaggio, anche, dove tutto ciò che appare può dare vita a più di un’interpretazione, che soltanto la logica matematica di Tom Jericho è in grado di svelare, pezzo dopo pezzo, come un enigma.
- Enigma
di Robert Harris (tit. orig. Enigma) - Edizione CDE su licenza Mondadori
- maggio 1997
- 384 pagine
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