Chi ha letto ed apprezzato Il cucciolo, scritto da M.K. Rawlings, ritroverà in questo romanzo di Lansdale alcuni elementi in comune: la vita in mezzo alla natura, la mancanza di denaro, il lavoro duro nei campi, la semplicità della vita di un tempo.
Sebbene Il cucciolo sia di un genere del tutto diverso, In fondo alla palude ci fa comunque rivivere alcune scene, ci richiama alla memoria alcune situazioni già vissute in quel romanzo.
La storia è totalmente differente. Il linguaggio di Lansdale è più duro e crudo, si adatta alle vicende descritte, ma sa dare, al pari della Rawlings, quell’aria di innocenza a chi è bambino e sa colorire di crudeltà chi nell’animo ha solo il male.
Le vicende di Harry e Tom (Tomasina) si svolgono nell’estate del 1933, durante il periodo della Grande Depressione, in un’America oscurata dalle figure incappucciate del Ku Klux Klan, dal razzismo contro i neri, dagli scandali e dai tabù.
In questo scenario due bambini vivono la loro innocenza di fanciulli come un’avventura densa di misteri e pericoli, affrontando miti e leggende delle paludi in cui vivono con paura ma anche con determinazione.
Il romanzo è narrato in prima persona dal protagonista Harry e la sua voce ha un suono nostalgico e triste, come solo può averla chi ha perduto la propria gioventù e ha vissuto e visto radicali cambiamenti nel proprio mondo.
Lansdale ci offre un romanzo stupendo, che non è solo il thriller fine a se stesso, non è solo uno spaccato dell’America degli anni Trenta, ma è anche una lezione di vita familiare, perché dietro a tutto, ad ogni passo del libro, c’è il rapporto dei bambini coi propri genitori, c’è una famiglia che vive una situazione difficile in un periodo storico difficile.
In fondo alla palude è un thriller che sa conquistare fin dalle prime pagine, che si colora di horror e mistero e si tinge di giallo. E’ un romanzo da leggere che non si dimenticherà.
- In fondo alla palude
di Joe Richard Harold Lansdale (tit. orig. The Bottoms). - Fanucci Editore
- 288 pagine
- luglio 2008
Speak Your Mind