L’amore per la lettura è qualcosa di complicato, a volte sfocia nel feticismo, è il caso di quelli che collezionano libri, hanno una immensa biblioteca e ne comprano molti di più di quanti potrebbero mai riuscire a leggere.
Per altri invece i libri sono una semplice esibizione di erudizione, non sorprende quindi questo articolo che elenca i cinque libri che quasi tutti fingono di aver letto. La classifica è piuttosto interessante e merita di essere commentata. Alcuni titoli mi sembrano tipici di una classifica americana ma si tratta in un modo o nell’altro di classici molto conosciuti anche alle nostre latitudini, personalmente ne avrei citati ben altri, ma veniamo ai cinque libri della classifica (della menzogna)
5. Ulisse di Joyce
Personalmente non ho mai letto il libro ma nemmeno ho mai mentito in proposito: ho la sensazione che aver letto l’Ulisse (o dire di averlo fatto) sia più uno sfoggio di erudizione che una vera esperienza cultura. Ci ho provato. L’ho iniziato almeno un paio di volte ma credo che per me sia impossibile finirlo, e non è una questione di lunghezza, ho letto in tempi brevissimi anche libri più lunghi.
4. Moby Dick
No, davvero, come si fa a mentire su questo libro? E’ un po’ come “il vecchio e il mare”, che bisogno c’è di mentire? E’ bellissimo, si legge in un lampo e al termine della lettura si ritrova quella piacevole sensazione di aver assimilato qualcosa di intenso, qualcosa che ci ha fatto crescere e ci ha dotato di un nuovo modo di vedere il mondo e la natura.
3. La Bibbia
No, davvero, c’è bisogno di mentire? C’è qualcosa di strano nel non aver letto la Bibbia? Almeno non tutta intera…
2. Il giovane Holden
Arrivato a questo punto della classifica comincio a sentirmi un topo di biblioteca e uno sfigato secchione. Io questo libro l’ho letto e anche più di una volta. Mi è piaciuto moltissimo e non capisco il problema, in meno di un fine settimana si butta giù tutto, non mi pare qualcosa di così indigesto…
1. 1984
Perchè mentire? Possibile che ci sia bisogno di mentire? Il libro è citato ovunque, come minimo dalla trasmissione “il grande fratello” e tutti i suoi cloni. Basterebbe soltanto questo per incuriosire chiunque e invogliarlo alla lettura, oltre tutto si tratta di una lettura estremamente piacevole!
L’articolo cita poi tre libri che gli italiani dicono (mentendo) di avere letto, ovvero:
3. La coscienza di Zeno
Ci ho provato e non sono riuscito a finirlo. Sarà stata colpa della mia esterofilia, oppure del fatto che la lettura di questo libro mi era stata imposta dalla professoressa del ginnasio… fatto sta che non l’ho letto. Continuo a non capire il bisogno di mentire in proposito.
2. Gomorra
Se hai visto il film perchè devi mentire e dire che hai letto il libro? Il mattone di Saviano è duro da mandar giù… fa male, soprattutto per chi ha origine campane quindi posso capire chi non riesce a leggerlo tutto ma, come per le medicine, basta un poco di zucchero… nel mio caso per esempio ho dovuto leggerlo un po’ alla volta per evitare la gastrite e ne valeva la pena: le cose che il pelato ha da dire sono interessanti e il suo modo di esporle è ottimo.
1. Il nome della Rosa
Anche questo titolo per me è un mistero. Posso capire per gli altri libri di Eco, ammetto che sono decisamente pesanti, ma il nome della Rosa come minimo è un giallo, piuttosto intrigante. Non è indispensabile addentrarsi nel ginepraio di citazioni, eresie e controriforme, come giallo si legge in un lampo ed è decisamente bellissimo. Molto più intrigante del film, necessariamente mutilato rispetto alla storia originaria.
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